L’Associazione Udinese Amici dei Musei e dell’Arte, ente no profit, persegue la conoscenza, l’approfondimento, la diffusione della cultura e delle arti nella città di Udine, in Friuli e in Regione, in Italia e all’estero.

Collabora con Musei, specialmente cittadini, Istituzioni culturali e altre Associazioni promuovendo, appoggiando e divulgando iniziative ed eventi volti alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico, archeologico e paesaggistico di Udine e del territorio.

Assume e fa propria ogni altra iniziativa in favore dell’arte, della cultura, della tutela e della valorizzazione compatibile e affine ai propri valori e obiettivi.

 

 

News

MARCO PETEAN – Studi d’artista – Storie d’innamoramenti, inquietudine e memoria

 

Sabato 11 maggio 2024 alle ore 18:00, presso la Casa della Confraternita al Castello di Udine verrà inaugurata la mostra Studi d’artista. Storie d’innamoramenti, inquietudine e memoria, dello scultore Marco Petean, curata da Diana Cerne e presentata da Francesca Venuto.

La mostra è promossa dall’Associazione Udinese Amici dei Musei e dell’Arte, con il patrocinio dei comuni di Udine e Cervignano del Friuli e in Collaborazione con Civici Musei Udine e Copetti Antiquari di Udine.
Per la prima volta nella sua città natale, Petean espone i suoi teatrini in terracotta policroma, che narrano di uno dei luoghi più magici e misteriosi: lo studio dell’artista; luogo di rivelazioni e di svelamenti, dove è possibile vivere lo stato di sospensione tra ciò che non è ancora e ciò che sarà, ovvero il momento della creazione dell’opera d’arte.
Il teatrino di Marco Petean, evoca quelli storici di Fausto Melotti, che li concepiva come luogo mentale di fuga, di riflessione e di metabolizzazione delle realtà, di Giosetta Fioroni, che al loro interno assemblava ambienti immaginari e oggetti in miniatura lasciando fluire i ricordi dell’infanzia intrecciati al mondo della fiaba e della leggenda e quelli di Lucio Fontana che li descriveva come scatole teatrali, ovvero ambienti spaziali, palcoscenici dove lo spazio rappresentato è circoscritto da quinte teatrali.
Petean ha visitato in prima persona molti studi di artisti contemporanei ed ha effettuato un lavoro di ricerca attraverso fotografie, aneddoti ed informazioni su quelli dei grandi artisti storici, ma anche di alcuni considerati outsider.

Il suo interesse è volto alla scelta che l’artista fa dello spazio architettonico, dei complementi d’arredo e degli oggetti di cui si circonda, che contribuiscono ad ispirare il suo lavoro. Lo studio racconta della personalità dell’artista, sia esso angusto o spazioso, pieno di luce o adombrato, pulito e ordinato o pieno di caos e polvere. Può essere molto frequentato da artisti e mercanti d’arte, da galleristi e collezionisti o essere un luogo difficile da violare, visitabile solo se si è stati in grado di guadagnarsi la fiducia dell’artista.
L’attenzione è rivolta anche a cogliere il pensiero, le motivazioni e le emozioni che guidano il processo creativo.

Lo studio d’artista è un luogo di esplosione dell’interiorità e tutto ciò che si vede, concorre a determinare l’autoritratto dell’artista. E’ una tana, una casa, un rifugio dalle angosce esterne, è l’unico luogo dove l’espressione di sé diventa sacra e dov’è possibile sublimare le proprie esperienze e i propri pensieri e mantenere a bada o rendere sopportabile il proprio tormento.
E’ un luogo dove fallimenti o sensazioni di impotenza si trasformano in idee e poi in materia o dove i ricordi che riaffiorano, diventano seme di nuova creazione. E’ un campo di battaglia, un combattimento all’ultimo sangue con se stessi, è un luogo dove avviene un incantesimo, ovvero uno stato creativo in cui è possibile esprimersi.
Lo studio permette all’artista di circondarsi delle proprie opere che restituiscono energia e contribuiscono a generare un’atmosfera così intensa da suscitare un’emozione simile a quella che si prova in un innamoramento.

Per Marco Petean narrare gli studi d’artista è narrare sé stesso, è la sintesi della sua personalità e della sua esperienza, nulla è banale, tutto è lontano dalla mera citazione. Il teatrino è fusione di tutto ciò che lo appassiona e la scultura è mezzo per entrare in contatto con la sua vera identità, con la sua storia e domare o incanalare nella materia la propria bramosia espressiva, ma anche la voglia di sperimentare e divertirsi.
In questa occasione, l’artista presenterà una trentina di sculture, molte delle quali inedite e dei bozzetti delle opere a tecnica mista.

In concomitanza alla mostra presso la Casa della Confraternita vi sarà l’esposizione di opere all’interno degli spazi della storica Galleria Copetti Antiquari di Udine, nella nuova sede in via della Prefettura n. 6, dove saranno in dialogo con i grandi maestri del Novecento.

La mostra ad ingresso gratuito sarà visitabile da sabato 11 maggio a domenica 9 giugno 2024 con aperture nelle giornate di venerdì dalle 16:00 alle 18:00 e sabato e domenica dalle 15:00 alle 18:00 o su appuntamento contattando la segreteria organizzativa al numero 3298032408 ed alla mail marcopetean@gmail.com.

Presso la Galleria Copetti Antiquari di Udine le opere saranno visibili dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 19:30.

Una delle sole ospitanti la rassegna dedicata ad Alberto Calligaris nel Museo Etnografico (Foto Civici Musei, Udine); Sala del ballo tradizionale nel Museo Etnografico del Friuli (Foto Civici Musei, Udine); Rassegna su Loize Spacal a Casa Cavazzini (Foto Civici Musei, Udine); Didascalie in braille per non vedenti in una delle sale del Museo Archeologico in Castello (Foto Civici Musei, Udine); Interno di Casa Cavazzini con le opere dei fratelli Basaldella (Foto Civici Musei, Udine); Interno a piano terra di Casa Cavazzini- Museo di Arte Moderna e Contemporanea con “Installazione” (2012) di Marotta e Russo e i ritrovamenti archeologici nel sito emersi durante il restauro (Foto Civici Musei, Udine); Particolare della decorazione scultorea del Municipio di Udine progettato da Raimondo D’Aronco (Gruppo fotografia del Liceo Marinelli, Udine); Soffitto affrescato di Palazzo di Brazzà con la Caduta di Fetonte in via Zanon (Gruppo fotografia Liceo Marinelli Udine); Mirko, Modello in gesso per la cancellata delle Fosse Ardeatine in Casa Cavazzini; Una bacheca del Museo del Risorgimento in Castello; Sala del Museo Archeologico in Castello dedicata ad Augusto de Brandis (Foto Civici Musei, Udine).

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