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A ROVIGO PER LA MOSTRA “GIAPPONISMO”.

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A ROVIGO PER LA MOSTRA “GIAPPONISMO”.

A seguire, Visita del Museo sul Delta antico nella suggestiva Comacchio

Domenica 29 Settembre 2019

PROGRAMMA

Ore 7.45 : Ritrovo partecipanti al parcheggio del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e partenza con il
bus in direzione di Rovigo.
Ore 11.15: arrivo a Rovigo e visita guidata alla mostra “Giapponismo. Venti d’Oriente
nell’arte europea. 1860 – 1915”.
Al termine pranzo in Ristorante al centro di Rovigo.
A seguire, spostamento a Comacchio per la visita al Museo del Delta Antico, aperto di recente,
e della incantevole cittadina di Comacchio, ubicata nel Delta ferrarese. A termine della visita rientro
a Udine.

Quota di partecipazione (bus a/r, visite guidate e ingressi, pranzo): 75 €
Per i non soci 5€ in aggiunta, quindi 80€.
Per informazioni/prenotazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Associazione, al n° 3249893957.
Adesioni e versamento della quota: entro il 9 settembre

 

“Giapponismo, Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915” (Rovigo, Palazzo Roverella – Sul
finire del XIX secolo la scoperta delle arti decorative giapponesi diede una notevole scossa all’intera
Arte europea. Un potente vento di rinnovamento, se non proprio un uragano, che dall’Oriente
investiva modelli, consuetudini stratificate nei secoli, conducendo l’arte del Vecchio Continente verso
nuove e più essenziali norme compositive fatte di sintesi e colori luminosi. La svolta avvenne
quando, all’inizio degli anni ’60 dell’Ottocento cominciarono a diffondersi in Europa, e principalmente
in Francia, ceramiche, stampe, ed arredi da giardino dall’Impero del Sol Levante che, pochi anni
addietro, nel 1853, si era aperto al resto del modo. La moda giapponista, esplosa attorno al 1860 e
destinata a durare almeno un altro cinquantennio, coinvolse dapprima la ricca borghesia
internazionale, ma soprattutto due intere generazioni di artisti, letterati, musicisti e architetti, trovando
via via sempre più forza con l’innesto della nascente cultura e Liberty e modernista sempre più
attenta ai valori decorativi e rigorosi dell’arte giapponese. Il taglio che il curatore dell’esposizione
Francesco Parisi ha scelto per descrivere questa effervescente pagina della storia dell’arte europea
e mondiale) è decisamente originale mappando, per la prima volta, le tendenze giapponiste
dell’Europa tra Ottocento e Novecento: dalla Germania all’Olanda, al Belgio, dalla Francia all’Austria,
alla Boemia, fino all’Italia. Nelle 4 ampie sezioni in cui è dipanato il racconto, sono affiancati originali
e derivati, ovvero opere scelte fra quelle che giungendo dal Giappone divamparono a oggetto di
passioni e di studi in Europa, accanto alle opere che di questi “reperti” evidenzino la profonda
influenza. Pittura e grafica, architettura, arti applicate, illustrazione, manifesti, arredi, a dar conto, per
la prima volta in modo organico, di quanto capillarmente e profondamente quel Giapponismo sia
entrato nel corpo della vecchia Europa.

Da molti paragonato alla città di Venezia, Comacchio è il centro storico più originale ed
affascinante del Parco del Delta del Po. Erede dell’antica Spina, ha origini antichissime ed
ancora oggi è una città lagunare che incanta grazie al suo centro storico, che conserva intatto
l’aspetto originario, ed ai suoi più celebri monumenti come l’inconfondibile Trepponti con le sue
imponenti scalinate, il seicentesco Duomo di San Cassiano, l’elegante Palazzo Bellini e la
caratteristica Manifattura dei Marinati, l’antica fabbrica adibita alla cottura e marinatura
dell’anguilla. Costruita per agevolare uno sviluppo economico destinato a sfruttare i vantaggi del
fiume, Comacchio si presenta oggi come fitto dedalo di canali, con piccoli ponti che collegano i
diversi angoli della città e case a schiera con tinte pastello a caratterizzare i quartieri più interni.
Il nuovo museo del Delta Antico – aperto nel 2017 in un antico palazzo – illustra l’evoluzione
del territorio e dei suoi insediamenti umani. Unico e sensazionale nel suo genere, accoglie
inoltre l’ingente carico di un’imbarcazione commerciale di epoca augustea, rinvenuta nel 1981
a pochi chilometri da Comacchio. L’imbarcazione, naufragata intorno alla fine del I sec a.C.,
effettuava attività di trasporto di grosse partite commerciali e, dopo il naufragio e
l’insabbiamento, ha conservato l’intero carico pressoché intatto. Il museo è incentrato appunto
sulle testimonianze dell’antico delta del Po, nella zona in cui sfociava fino al XII secolo il ramo
principale dell’Eridano/Po, che per secoli ha costituito uno snodo di commerci e di civiltà, un
importante punto di giunzione tra il mondo adriatico e mediterraneo e l’Europa continentale.
Attraverso l’esposizione di numerosi reperti e grazie a suggestivi apparati di guida e descrizione è
stata narrata la storia di questi luoghi dalla nascita della Pianura Padana, milioni di anni, fa sino al
Medioevo, con particolare attenzione alle fasi di epoca classica, con la città etrusca di Spina, al
mondo romano, all’alto medioevo con la nascita di Comacchio che fino al IX secolo contese a
Venezia il primato nell’alto Adriatico. Il museo, attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie,
scenografiche ricostruzioni di contesti, percorsi olfattivi dedicati, è il primo a raccontare la storia
del territorio nella sua totalità, in efficace relazione con le altre importanti realtà museali della zona.

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Date: 29 Settembre 2019